I croupier italiani Riccardo Rapisarda e Giovanna Salaris tornano in Italia

Tornano a casa dopo oltre tre mesi dall’inizio del lock down negli Stati Uniti, mesi di attese e incertezze, Riccardo Rapisarda e Giovanna Salaris, i due croupier italiani bloccati a largo delle coste di Miami, a bordo della nave Oasis of the Seas, di proprietà della compagnia Royal Caribbean.

I croupier italiani Riccardo Rapisarda e Giovanna Salaris
I croupier italiani Riccardo Rapisarda e Giovanna Salaris

Dalle Barbados sono arrivati all’aeroporto di Heathrow, a Londra, dove nella giornata di oggi prenderanno un volo che li porterà finalmente in Italia all’aeroporto di Fiumicino insieme con gli altri membri dell’equipaggio.

Le dichiarazioni

Ce l’abbiamo fatta! – dice Riccardo, tramite una diretta Instagram con il giornalista Gabriele Parpiglia – è difficile da spiegare l’emozione che provo. Non so cosa mi aspetterà in Italia ma la prima cosa che vorrei fare è riabbracciare mia madre. L’importante è essere riusciti a tornare a casa vivi – aggiunge Riccardo – in tutta questa storia non abbiamo mai mentito e non ho parole per ringraziare tutti quelli che ci hanno aiutato a far ritorno in Italia“.
Le stesse sensazioni sono condivise anche da Giovanna Salaris: “non ho parole per descrivere la felicità di questo momento. Ho attraversato momenti difficili, ho avuto paura, non sono stata bene ma ora per la felicità non mi escono le parole“.

La disavventura di Riccardo Rapisarda e Giovanna Salaris è iniziata lo scorso 25 marzo, quando sono stati licenziati mentre si trovavano a bordo della nave Oasis of the Seas, la nave di crociera della Royal Caribbean con i passaporti trattenuti e senza alcuna assicurazione sanitaria, nonostante sulla nave ci fossero casi accertati di malati da Covid-19 e decessi avvenuti per lo stesso virus e non solo; nello stesso periodo ragazzi di diverse nazionalità si sono suicidati in mare perché dimenticati da tutti.

Riccardo e Giovanna, coadiuvati dallo studio legale Minieri & Partners, con l’aiuto della televisione locale della Florida, hanno dimostrato una grande tenacia e forza, non si sono mai arresi di fronte alle difficoltà e avversità di questi mesi. “A un certo punto eravamo senza presidi medico sanitari, senza acqua e con il cibo razionato. Le Istituzioni italiane ci hanno dimenticato. Io non ho mia avuto paura di non farcela” – afferma Riccardo, poi entrambi i ragazzi in coro dicono: “Gabriele (Parpiglia) e l’Avvocato (Minieri) siete stati i nostri eroi. Le Istituzioni? No comment. Parleremo al momento opportuno”.

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Redazione Giornalistica

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