Vergogna in spiaggia: Se suo figlio è malato lo tenga chiuso in casa

“Il Covid non esiste. Se suo figlio è malato lo tenga chiuso in casa”. Queste le parole rivolte da due donne ad una giovane mamma che chiedeva distanziamento dal suo bimbo reduce da un trapianto di trachea e per questo molto più delicato e fragile, tanto da aver capito, nonostante la sua tenera età, l’importanza di mantenere un distanziamento dagli altri, la necessità di non poter frequentare i suoi amichetti e la gravità a cui andrebbe incontro se un virus comparisse nella sua vita.

Il bimbo è affetto dalla sindrome di Williams-Campbell che inizia dalla trachea e si estende ai bronchi. Una malattia che porta a serie conseguenze se non curata bene.

Lo scorso sabato madre e figlio erano in spiaggia quando ad un tratto hanno visto due donne, due turiste, stendersi accanto al piccolo tanto da sfiorarne i piedi.

Qualsiasi mamma, già in tempi normali, avrebbe avuto l’attenzione di chiedere un allontanamento, figuriamoci in tempo di covid e con un trapianto eseguito da poco e che ovviamente causa immunodepressioni. Una richiesta lecita e legittima la cui risposta ha lasciato tutti sgomenti: “Se è ammalato se lo tenga chiuso in casa, oppure si sposti lei”...

Le due donne, non contente della reazione nervosa della madre, si sono anche avvicinate al volto di quest’ultima aggredendola verbalmente. Fortunatamente i bagnanti, presenti alla scena, sono intervenuti facendo così allontanare le due turiste, ma questo non cancella la vergogna e la consapevolezza che, nonostante l’aria buonista creatasi in quarantena, l’uomo rimane il peggiore essere vivente della terra.

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Redazione Giornalistica

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