Brevetti scientifici, diritto d’autore e fake news: arriva il talk

Sarà presentato attraverso un talk online su brevetti scientifici, diritto d’autore, fake news e altri argomenti di attualità, il nuovo servizio di informazione giuridica dedicato ai soci dell’Associazione Internazionale dei Ricercatori Italiani: mercoledì 31 marzo, alle ore 20, la giornalista Zeina Ayache modererà l’incontro tra Luca Cassetta, presidente e co-fondatore di AIRIcerca, e Alfredo Esposito, fondatore di Difesa D’Autore. L’illustratrice Valentina Vinci ha prodotto per l’evento un’opera d’arte digitale, mixando disegni realizzati a mano ed elementi tipografici originali.

Il format si pone l’obiettivo di fornire agli iscritti di AIRIcerca orientamento legale su problematiche riguardanti questioni in materia di diritto d’autore e diritto industriale. Esperti consulenti del team di Difesa D’Autore, realtà nata a Napoli nel 2018 e operante tra tutti i paesi dell’Unione Europea con specializzazione in diritti digitali, proprietà intellettuale e reati informatici, accompagneranno e sosterranno, con le loro consulenze, il lavoro dei ricercatori, che potranno così approfondire aspetti legati ai propri diritti e ai profili giuridici connessi a cruciali aspetti del loro operato.

Le dichiarazioni

Luca Cassetta ha dichiarato: “In questo periodo storico si parla tantissimo di brevetti e di proprietà intellettuale, soprattutto riferita alle case farmaceutiche che producono i vaccini anti COVID19. C’è molta confusione in merito, non solo tra i cittadini ma anche tra i ricercatori. AIRILegal nasce dall’esigenza di fare chiarezza su temi cosi importanti, per poter aiutare i ricercatori a districarsi nella giungla burocratica che avvolge il tema del diritto industriale e diritto d’autore“.

“Argomenti tecnici come quelli della proprietà intellettuale e dei brevetti scientifici – afferma Alfredo Esposito – sono ormai al centro del dibattito pubblico internazionale. Proprio per questo crediamo sia importante promuovere non solo una piattaforma legale che possa fornire una tutela adeguata ai ricercatori italiani all’estero, ma anche dei momenti di discussione che possano essere condivisi, attraverso i quali contribuire ad una informazione più chiara e competente”.