I dipendenti veneziani del Great place to work
I dipendenti veneziani del Great place to work

Great place to work: venerdì a casa, ma stesso stipendio

Il certificato “Great place to work” è noto a livello globale e fino ad oggi, vi hanno aderito 5,2 milioni di persone, che hanno risposto a 320 milioni di domande in 97 stati diversi, nei quali hanno sede le oltre diecimila aziende coinvolte nel progetto.

Da questa enorme mole di dati ogni anno emergono delle classifiche a firma della società che analizza gli ambienti di lavoro raccogliendo, analizzando le opinioni dei collaboratori e la employee experience e scegliendo solo i migliori.

Ebbene, uno di questi “bollini” è arrivato anche in Italia, nel Veneziano (sono solo poche decine le aziende in Italia ad averlo ottenuto) e precisamente in Wmr Group.

La certificazione Great place to work sancisce che “l’ambiente lavorativo è ottimale grazie a processi HR di alta qualità, relazioni tra collaboratori basate sulla fiducia, persone motivate con elevato livello di engagement, alta attrattività nei confronti del mercato del lavoro e dei migliori talenti, dipendenti orgogliosi dell’azienda e del proprio ambiente di lavoro, produttivi, collaborativi ed attenti all’innovazione”.

Le dichiarazioni

“Esiste una correlazione diretta tra la qualità della cultura organizzativa e la crescita del business, noi crediamo fortemente nel giusto bilanciamento tra lavoro e tempo libero per i nostri dipendenti”, spiega Andrea Cappello.

“Per questo siamo pronti ad avviare il progetto People – Mens sana in corpore sano nel corso del 2023, un vero e proprio programma culturale sulle tematiche della salute e del benessere psico-fisico. L’obiettivo è quello di alzare ancora l’asticella del welfare aziendale, introducendo iniziative e formatori ed eventi dedicati”.

La notizia della certificazione “Great Place to Work” arriva a pochi mesi dall’inaugurazione del nuovo headquarter. Un polo digitale di oltre 1.300 metri quadri interamente concepito per il comfort lavorativo: un grande open space per facilitare la sinergia tra colleghi; tecnologie di insonorizzazione avanzate; uffici e sale riunioni di diverse dimensioni; uno spazio creativo per gli incontri plenari; sale mensa & break interna ed esterna; spazi relax e una enorme terrazza. La progettazione è stata fatta dallo studio londinese RSW Design dell’architetta Roberta Sartori che ha prestato particolare attenzione a mediare tra aspetti pratici e comfort.

Non basta, in azienda lo scorso settembre è stato introdotto il nuovo ambizioso piano di flessibilità per bilanciare il tempo dedicato alle attività professionali e quello dedicato alla vita personale. Queste le principali novità introdotte: riduzione delle ore lavorative settimanali a pari retribuzione, venerdì pomeriggio libero per chi è in azienda da più di tre anni, l’estensione delle fasce di flessibilità in entrata e uscita lavorativa, congedo di paternità aggiuntivo, confermato lo smart working e introdotto per due settimane all’anno l’innovativo smart working “everywhere” per permettere a chi vuole di lavorare in viaggio.

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Redazione Giornalistica

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