Rachel Uzzan con Cecilia De Filippi, Marta Urbano, Giorgia Giannatempo e Ludovica Iannolo
Rachel Uzzan con Cecilia De Filippi, Marta Urbano, Giorgia Giannatempo e Ludovica Iannolo

Rachel Uzzan, parliamo di community al femminile

Incontriamo oggi Rachel Uzzan, impegnata per promuovere i progetti al femminile nel mondo digital, e che oggi si racconta nella sua esperienza.

Benvenuta su Oggi Quotidiano a Rachel Uzzan. Come si definirebbe?

Sono molte cose, spesso dico che ho varie personalità perché in qualsiasi momento devo diventare un certo tipo di persona per essere in grado di adattarmi o di operare in un certo ambiente. La maggior parte di noi ha varie personalità ma no vogliamo riconoscerlo, accettarlo per questo le persone sono infelici. Ho varie personalità per quanto riguarda il mio carattere: a volte voglio insultarti e a volte voglio far uscire il tuo potenziale, a volte voglio riempirti di regali e a volte non voglio vederti.

Vengo da un background interessante e penso che la mia educazione ha fatto si che io sia la persona che sono oggi. Sono cresciuta nel mondo del design e della moda, a 16 anni sono stata innestata dalla mia famiglia nella città di Valencia per scelte familiari, dopo aver passato tutta l’adolescenza, con mia mamma, nella periferia di Roma.

Sono figlia di un papà imprenditore di estremo successo ma ho sempre vissuto con mia mamma, donna di una forza inestimabile. Fino al 2020 ero una barista e una studentessa di criminologia. C’era pero qualcosa che mi preoccupava.

Guardavo il mondo del lavoro che con l’avvenuta del Covid iniziava a essere sempre più complesso. Probabilmente sempre meno sicuro, soprattutto per una donna (basta vedere il tasso di occupazione femminile e rabbrividisco), e c’era una cosa che non mi lasciava in pace: poter dire a mamma “non preoccuparti di nulla, riposati, ho i soldi per fare tutto” ma con il lavoro che avevo non potevo crearmi un futuro e allo stesso tempo aiutarla.

Un giorno di 4 anni fa, il mio fidanzato inizia dei tentativi di inserimento nel digital, mi unisco a lui ed insieme iniziamo a capire che ci fosse qualcosa di interessante dietro questo mondo di formatori che vendevano corsi riguardanti metodi lucrativi per monetizzare attraverso algoritmi sulle varie piattaforme.

Cosi decido di intraprendere in maniera un po’ timida un percorso nel network marketing, insieme ad un gruppo di ragazzi giovanissimi sino ad accorgermi che in effetti tutto il mondo dell’imprenditoria e in particolare quello dell’imprenditoria digitale, aveva grandissimi falle sul versante femminile. Non c’erano importanti esponenti ed io cercavo qualche punto di riferimento che pero faticavo a trovare. Così, i decido di fondare una community che potesse mettere al centro la figura della donna lavorando su tutto quell’ambito di formazione che potesse dare un qualsiasi tipo di supporto a una ragazza/ donna che voglia inserirsi in questo mondo ma che ha incertezze tecniche ed emotive su come poter sviluppare una propria attività imprenditoriale partendo da zero. Oggi Risento dentro di me quella immensa voglia di impattare sulla vita di quante donne possibile, per operare una vera e propria trasformazione in questo settore imprenditoriale sempre piu rosa.

Cosi nel 2021 nasce WomanZeta, la prima community digitale di sole donne in Italia, legata alla crescita personale, alla consapevolezza personale, all’affermazione imprenditoriale in Italia/Europa. Ringrazio le mie socie Cecilia De Filippi, Marta Urbano, Giorgia Giannatempo e Ludovica Iannolo, ognuna di loro è parte fondamentale del successo di questo progetto e sono la dimostrazione che le donne unite muovono montagne.

Hai dei progetti futuri?

Assolutamente si, ma per ora voglio spoilerarvi solo uno, The Awakening (il risveglio). Un evento che ha lo scopo di far comprendere che il binomio donna-carriera è un binomio vincente, all’avanguardia ed assolutamente accessibile a tutte. “Ispirazione ed Informazione” sono le due parole d’ordine per quest’evento: troppe donne, in Italia, sono ignare delle effettive risorse di cui dispongono naturalmente e, soprattutto, non sono a conoscenza delle reali possibilità che il mondo del lavoro, nel XXI secolo, mette a disposizione per potere diventare libere imprenditrici titolari di sistemi ed imprese: ecco perché “Il Risveglio”.

Crediamo che offrire valore di elevata qualità, a chiunque lo desideri, sia un grande privilegio: è per tale motivo che teniamo ad ospitare donne di grande successo sui nostri palchi, al fine di ispirare, insegnare ed educare, attraverso i loro esempi e le loro esperienze di vita, tutte le donne presenti al Seminar.
Seguitemi su instagram per scoprire quando si terrà e dove .

Come si vede tra 5 anni Rachel Uzzan?

Sinceramente vedo questo progetto nelle scuole, le statistiche dell’occupazione femminile completamente ribaltate, donne indipendenti e felici in tutta Italia. Ma soprattutto uomini che hanno compreso il nostro valore e di quanto siamo importanti nelle loro vite, come loro nelle nostre.

Cosa consiglia Rachel Uzzan?

Le persone non fanno nulla di nuovo nella loro vita perché hanno paura del giudizio e paura di fallire, il mio consiglio è rischiate, FALLITE , cogliete sempre piu opportunità perche è solo fallendo e sbagliando che arrivate all obiettivo finale. Per quanto riguarda la paura del giudizio, sarò sincera.. la gente, qualsiasi cosa facciate, avrà sempre da ridire perche per distruggere non ci vogliono grandi abilità, per creare si.

Non dovete ascoltare nessuno, almeno che quella persona non è il tipo di persona che volete diventare. Leggete libri, appassionatevi di crescita personale, investite il Piu possibile su voi stesse ricordatevi che la promessa del futuro non è gratis. C’è un prezzo da pagare per ogni ricompensa futura che avremo. Il prezzo che il futuro pretende che paghiamo riguarda la disciplina, la coerenza, la fatica e il desiderio ardente di renderlo – il futuro – migliore sia del presente che del passato. Questi sono i cartellini del prezzo del progresso. Il prezzo da pagare, però, possiamo abbassarlo se la promessa diventa chiara. Quando lo scopo è allettante, ci appassioniamo ai mezzi necessari per raggiungerlo e siamo disposti a sostenere lo sforzo.

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