Comitato CDN Uniti per Rinascere: una pacifica iniziativa per allertare la grande crisi che vivono

Il lockdown imposto dalla grave emergenza covid19  ha creato una vera e propria crisi economica in tutti i settori, alcuni dei quali ne hanno risentito molto più di altri.

Parrucchieri, Centri Estetici ma anche negozi di abbigliamento, bar e pizzerie e molti altri esercenti stanno vivendo dei periodi di grande difficoltà, una criticità maggiormente risentita in talune zone dove le attività stentano a riprendersi causa chiusura di studi ed uffici che, con mille difficoltà, portano avanti il lavoro tramite lo smart working .

Il Centro Direzionale a Napoli è sicuramente tra i complessi maggiormente colpiti, con i suoi altissimi grattacieli deserti è una delle aeree dove i commercianti sentono tangibilmente l’impossibilità della ripresa.

Prima della comparsa del coronavirus, soprattutto nell’ora di spacco, le strade del Centro Direzionale si popolavano di impiegati, avvocati, professionisti, studenti … che “invadevano” letteralmente bar, pizzerie, fastfood, pronti a far fronte ad ogni tipo di richiesta per accontentare i clienti.

Oggi in qualsiasi ora, compresa quella di spacco, lo spettacolo è desolante e, nonostante la graduale ripresa ed apertura, non si vede ombra della famigerata rinascita benché predominino ottimismo e speranza.

I commercianti del Centro Direzionale di Napoli in grave difficoltà per la chiusura degli uffici, che costituiscono il 90% della propria clientela, hanno così costituito il Comitato CDN Uniti per Rinascere che si è reso promotore di una iniziativa/testimonianza pacifica con lo scopo di sensibilizzare l’Ente Regione Campania e chiedere di esporre, in un tavolo qualificato, le proprie istanze e proposte.

Il giorno 13 maggio alle ore 12.00 si sono accese in sincrono gli allarmi delle rispettive attività affinché si pongano in essere tutte le iniziative atte a scongiurare la completa desertificazione di questo fiore all’occhiello della città.

Con la speranza che ogni voce possa essere ascoltata ci uniamo agli accorati appelli per una ripresa equa e decisiva che possa dare serenità a tutti i lavoratori che sono più che pronti a rimboccarsi le maniche.

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Redazione Giornalistica

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